Introduzione alla profumeria naturale

profumeria naturale

Dai tempi più remoti della storia umana “profumo” è sinonimo di ricchezza, cultura e civiltà e il mestiere di profumiere era sempre associato a quello di medico, guaritore o sacerdote.

Infatti le materie aromatiche manipolate dal profumiere antico possedevano poteri curativi e inducevano un vero benessere psico-fisico.

Attraverso l’olfatto determinati odori possono attivare processi bio-chimici all’interno del nostro corpo capaci di promuovere un proprio auto-risanamento.

Il profumiere arabo, israelita o egiziano componeva profumi, ma si spingeva ben oltre: incensi, bagni, unguenti, balsami, cosmetici e rimedi per procurare piaceri raffinati e guarigioni.

Per convincersi dei poteri curativi della profumeria naturale basterà consultare qualsiasi libro di farmacopea tradizionale.

Oggi l’umanità fa’ un consumo di materie odorose come mai in passato. La maggior parte di esse vengono fabbricate artificialmente e il loro modo di uso è d’una diversità mai raggiunta prima.

Maneggiamo e ingeriamo ogni giorno profumi presenti nei prodotti commerciali e sono state elaborate “bombe aromatiche” il cui solo odore è capace di stendere a terra in preda a vomito l’esercito nemico.

Questo gigantesco dilagare del profumo caratteristico del nostro secolo è stato reso possibile dallo sviluppo formidabile della chimica moderna, e non solo il profumo originale è stato sostituito da una imitazione olfattiva, ma anche la scienza di curare con esso è stata soppiantata dalla scienza di curare con il chimico.

Quindi le due funzioni naturali del profumo, il piacere e la cura, sono state delegate al suo surrogato artificiale, e se gli effetti collaterali nocivi delle medicine chimiche sono noti a tutti, poco si sa dell’azione dei profumi chimici sul sistema nervoso centrale, il centro del nostro essere, collegato direttamente con il mondo esterno attraverso l’olfatto.

Per rimediare a questa lacuna, la profumeria moderna e l’industria chimica investono enormi capitali nella ricerca. Questi studi sono particolarmente dedicati alle molecole androstene (feromoni) responsabili della nostra sessualità, e agli “aromi coercitivi” capaci di suscitare determinati comportamenti sociali e individuali, usandoli anche in modo subliminale.

Questa nuova scienza chiamata “aromacologia” non è certo svolta a fin di bene, ma al controllo delle persone e all’aumento dei profitti.

Fortunatamente, parallelamente a questa situazione, lo sviluppo tecnologico del nostro tempo ha permesso il sorgere dell’aromaterapia, che con l’uso di nuove e purissime materie aromatiche naturali (oli essenziali e assoluti) ha aggiunto un contributo importante in tutti i campi della medicina aromatica. Inoltre i pionieri dell’aromaterapia avvalendosi dei mezzi tecnici moderni e delle fonti tradizionali della medicina aprirono nuove strade nate dall’incontro fra l’Oriente e l’Occidente.

La “profumoterapia” è il lato più sottile e coinvolgente della medicina aromatica di ieri e di oggi ed è il proseguimento della tradizione del medico-profumiere antico capace di orchestrare per ognuno una fragranza che riflette e sostiene il suo stato d’animo. Questo è davvero il profumo dell’anima!

Nelle pagine dei profumi dell’anima che seguono sono esposte le analisi psico-organolettiche di alcuni dei miei profumi più riusciti.

Spesso sono nati per una persona, un amico, un cliente o un paziente con le essenze scelte da lui stesso; è il caso di “Fior della notte” e “Legno di nave“. A volte ho avviato una composizione partendo da un’idea: con le essenze femminili che più piacciono ho elaborato “Notte africana“, e “Acqua santa” per dedicare un aroma a quel nome.

Bambini” è originato come firma olfattiva per un negozio e con “Ciaras” ho provato a riprodurre l’odore di una certa resina.

Cuoio tartaro” è un “profumo DeeJay” eseguito miscelando “Hector” e “Notte africana“, ed ho improvvisato “Arabia” per me stesso in uno dei posti più sperduti del pianeta, mentre ero alla ricerca disperata del profumo perduto, il mitico muschio animale  dell’Indù Kush, la stessa fragranza che effonde il corpo dei profeti.

Il più amato dei miei profumi è il “Muschio di quercia” ed è originato dalla necessità di diluire in altre essenze la resina verde del muschio vegetale che, oltre ad essere appiccicoso, tinge la pelle. Da allora questa prima composizione ha suscitato una fedeltà decennale e incontra oggi come all’inizio lo stesso successo.

Luca Turin sulla profumeria naturale

I profumi dell’anima

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Profumieri naturali nel mondo

L’organo da profumiere

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