Oltre ai vantaggi psico-fisici dell’aromaterapia al lavoro, l’aspetto puramente psicologico degli aromi diffusi anche in modo subliminale nell’ambiente può essere rivolto ai clienti nei negozi, negli uffici, nelle palestre, negli ambulatori, negli stand fieristici e in un’infinità di situazioni sia commerciali che lavorative.

Gli aromi rassicuranti sono più utili nella maggior parte dei casi perché promuovono fiducia ed una situazione psicologica che favorisce la decisione all’acquisto. E’ stato dimostrato per esempio che gli aromi fioriti incrementano le vendite nei negozi di scarpe. L’odore del cuoio, in effetti, è guerriero e contiene una minaccia; è associato alla polizia, all’uniforme e ad una vita spericolata all’aria aperta. L’effetto psicologico opposto che suscita l’aroma dei fiori neutralizza il senso di timore inconscio.

Nello stesso modo un profumo raro di fiori nobili (tuberosa, rosa o gelsomino) potrà essere molto convincente sulla qualità della merce in una “boutique” di lusso, ma totalmente fuori luogo in una palestra (che richiederà aromi balsamici e sportivi) o in un ambulatorio (aromi antisettici, familiari e rassicuranti).

Lo stand fieristico è una situazione in cui la psicologia è di prima importanza. La fiera è l’ambito dei commercianti e rivenditori, la concorrenza è estrema poichè ogni fiera è specializzata su una gamma ristretta di prodotti. Il successo di uno stand dipende in gran parte della sua capacità di convincere i visitatori a fermarsi. Per poterlo fare, uno stand deve possedere due requisiti, distinguersi dagli altri ed essere accogliente. Lo stand che emana un buon odore offre al pubblico una dimensione in più degli altri ed una ragione in più per fermarsi. In effetti, il nostro primo riflesso umano al sentire un odore piacevole, come per gli animali, è quello di fermarsi per identificarlo. Il buon profumo che emana da uno stand simboleggia la bontà del suo prodotto o del suo servizio, di cui è l’emanazione olfattiva. In effetti, nella psicologia dell’olfatto un buon profumo significa una cosa buona. Questo riflesso è istintivo ed è all’origine della famosa regola di marketing; “il consumatore non accetta un prodotto che il suo naso non gradisce”.

Profumare lo spazio aperto di uno stand di fiera presenta un problema: come contenere il profumo affinchè non si disperda nell’ambiente? Questa difficoltà può essere trasformata in un vantaggio, adottando la strategia di fare dello stand la fonte continua di un aroma che si diffonderà nelle vicinanze con il movimento dell’aria e con la scia delle persone che passano. Rapidamente il padiglione sarà impregnato d’una dose subliminale della fragranza. Quando il visitatore arriva allo stand profumato, l’odore che emana gli è già familiare e lo predispone in modo positivo verso il prodotto dello stand, perchè inconsciamente avrà acquisito con lui una relazione intima.

Vedere anche l’azienda profumata.

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